Papa Francesco, Cuba e Fidel.
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Country:
Italy
Year:
2016
Category:
Film, Documentary, Minà
Release date:
Coming soon
Duration:
2 hours 0 minutes
Writers:
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Director:
Gianni Minà
Actors:
------------------------
Age restriction:
No
Language:
Italian

The Plot

“Io non sono mai stato nemico della religione. Ho conservato più o meno la stessa opinione per tutta la vita e ho sempre rispettato chi crede. Non posso dire di essere diventato io stesso un credente, perché ho scelto un’altra etica”. È quanto afferma Fidel Castro nell’intervista contenuta del film-documentario “Papa Francesco, Cuba e Fidel” che Gianni Minà ha realizzato durante la visita di Papa Bergoglio nell’isola caraibica, avvenuta nel settembre dello scorso anno. Il film prende spunto dalla riapertura del dialogo, dopo oltre mezzo secolo, fra Stati Uniti e Cuba, a cominciare dalla riapertura dell’ambasciata americana all’Avana ed analizza il ruolo avuto dalla Chiesa cattolica e da Papa Francesco, nell’opera diplomatica di sensibilizzazione del governo americano contro l’embargo su Cuba. Il film racconta diversi momenti di quegli storici quattro giorni del viaggio di Papa Francesco nella Isla Grande: dalla messa celebrata a L’Avana in una Plaza de la revolución gremita all’inverosimile, alla visita a Santiago alla cattedrale di Nostra Signora dell’Assunzione, passando per l’incontro con il Lider Maximo durante il quale si assiste ad un gustoso scambio di battute quando Fidel ricorda al Papa di aver studiato dai gesuiti e quando Francesco salutandolo gli chiede di recitare un Padre Nostro ogni tanto. Il film si conclude con lo storico incontro con il Patriarca di Mosca Kirill, avvenuto proprio a Cuba a febbraio di quest’anno. All’interno del film, oltre agli annunci di Barack Obama e Raul Castro, sono numerose le testimonianze di religiosi, studiosi e politici. Dal Sostituto Segretario di Stato Vaticano Mons. Becciu, dell’ex arcivescovo de La Habana il Cardinal Ortega, del teologo della Liberazione Frei Betto fino a ricordare il ruolo dell’ex Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, che molto si spese, alla fine del suo mandato presidenziale, per la fine dell’embargo incontrando Castro a Cuba nel 2002 e poi ancora nel 2011.

Pope Bergoglio rose from his chair after the long chat with Fidel. It was time for the Pope to continue his journey after this private and affectionate visit to the charismatic leader of the Cuban revolution, the only one that managed to survive through time. I suspect that, if Fidel Castro were the man the West has so often painted him to be, the visit would never have happened, a defeat for international communication. But there’s no point rehashing the attitudes and prejudices of a large part of the global media. Fidel, who studied with the Jesuits as a child, discussed several topics with the Jesuit pope from the south, and their parting words lined up naturally with his childhood faith: “De vez en cuando, tirame un Padre Nuestro,” (Once in a while, say an Our Father for me) the Pontiff said, tongue in cheek, before leaving. Fidel replied good- naturedly from his wheelchair: “Seguro. Lo recordarè.” (Sure. I’ll remember that.) Many such unexpected moments pepper the documentary film on the Pope’s 4-day visit to Cuba in late September 2015: also included are his meeting with Patriarch Kirill and his encounter with the Maya population in Chiapas. Such unique moments make the film itself iconic. The feature film focuses on the restored dialogue between the United States and Cuba after more than 50 years: a change mediated by Pope Francis and the Vatican’s full diplomatic force. It all started December of the year before, with comments by Barack Obama and Raul Castro. Obama noted, with typical American realism, “we have failed and after half a century it’s time for us to change course,” while Castro spoke from the clear-cut style of the Revolution, “it is inevitable that we improve the socialism of our system”.